Un festival
realizzato dalla XVII Comunità Montana dei
Monti Aurunci con il sostegno degli
Assessorati regionali alle Politiche Sociali e
Famiglia, della Provincia di Latina,
dei Comuni di Formia e Gaeta
e con il coordinamento artistico di Ambrogio
Sparagna e dell’Orchestra Popolare
Italiana dell’Auditorium Parco della
Musica di Roma.
Se
si cammina sulle cime alte dei monti Aurunci si
ha l’impressione di toccare il mare che
costeggia lo splendido Golfo di Gaeta. Lo
scenario è straordinario, da mozzafiato. In
questi luoghi intrisi di storia, già a partire
dall’età classica, le popolazioni locali hanno
vissuto per secoli di pastorizia e di misticismo
creando nelle tante grotte calcaree are votive e
culti devozionali. In queste terre brulle furono
innalzati da monaci basiliani dei piccoli cenobi
e successivamente, come testimoniato nei
documenti del Codex Diplomaticus Cajetanus,
redatto a Monte Cassino nel nono secolo, si
sviluppò in una delle grotte più grandi il culto
di San Michele che ancora oggi attira migliaia
di pellegrini sul monte Altino. La tradizione
locale racconta che queste grotte furono abitate
da santi pellegrini ed eremiti che cercavano
nello spirito dei luoghi i segni della propria
ricerca spirituale. In particolare alcune
narrazioni popolari fanno riferimento ad un
giovane fiorentino proveniente da San Germano,
l’odierna Cassino, e diretto a Gaeta. Quel
giovane segnato dal fuoco del rinnovamento
religioso predicato dal Savonarola fu
probabilmente Filippo Neri il quale scelse la
grotta di San Michele come proprio letto di
pietra. Era questo il suo tentativo di “col piè
calcar le stelle”, così come recita uno dei
pochi sonetti a lui attribuiti, e così come fece
a Gaeta intorno al 1534 in un’altra montagna a
picco sul mare, la Montagna Spaccata.
Legandosi a
questa antica e affascinante ricerca del “calcar
le stelle“, nasce il progetto La Montagna
Armonica. Un festival musicale e di cultura
tradizionale che si svolge tra le rocce a
strapiombo sul mare della Grotta del Turco,
nell’area naturalistica del Parco di Monte
Orlando di Gaeta e tra gli altipiani e le grotte
sacre del Monte Altino di Maranola di Formia.
Concerti in
altura, letture di poemi e poesie tra le rocce,
cunti e racconti di Santi e Briganti, visioni di
stelle, trekking musicali, percorsi di
pellegrinaggi, passeggiate con asini, cavalli e
voli di poiane, cibi naturali con degustazioni
di prodotti tipici della pastorizia del
territorio aurunco e tanto altro ancora.
Tanta
attenzione, infine, alle tematiche della
solidarietà e dei servizi sociali, seguendo così
interamente le orme di san Filippo Neri e gli
echi dei suoi canti per un Festival originale ed
unico nel suo genere.